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Bettolina

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08.09.2017_BETTOLINA11.jpg
La Bettolina è il relitto forse più semplice, più affettuoso. scuola per centinaia di sub resta comunque un ambito punto di immersione soprattutto durante la stagione meno frequentata per la vita che la contraddistingue.
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Questa piccola motonave conosciuta come  "bettolina", fu varata come  "Gretha" ed era un barcone fluviale olandese entrato a far parte della  Prima Flottiglia da trasporto tedesca nel novembre del 1943  con  il nome "JORN". Secondo le testimonianze storiche, sembra fu colpita e affondata, durante un attacco notturno, da un thunderbolt P-47  D inglese il 12 febbraio del 1944  al largo della  baia  del silenzio a Sestri Levante, mentre trasportava sacchi di cemento, le stive  a cielo aperto ne sono  ancora piene e lo testimoniano. Il relitto è quasi intatto, giace in posizione di navigazione ad una  profondità di circa 27 mt, mentre la profondità max  è -31m, (sotto la prua), una  struttura posta tra  le due  stive, ospita il sostegno orientabile che  sorreggeva la mitragliatrice antiaerea, purtroppo sottratta insieme a quella di poppa, oggi  ne restano soltanto le munizioni sparse tutt'intorno. La prua  è intatta a parte  una  grande falla sulla  murata di sinistra che  causò l'affondamento dello scafo. Verso  poppa incontriamo ambienti angusti: la sala  macchine e la cucina tuttora complete dei loro  strumenti e utensili. Sul lato  destro della  poppa, nel suo occhio di cubia, si nota  ancora un'ancora, tipica  dei mezzi fluviali. L'elica e il timone poggiano sul fondale fangoso e sono  perfettamente visibili. Una  scaletta era  un tempo completamente ricoperta da sgargianti Anemoni Gioiello (Corynactis Viridis), ma a causa dei soliti maldestri visitatori, si sono diradati visibilmente mentre a prua  resiste agli  avventori un enorme ventaglio di spirografi che  si stagliano nella corrente. Come sul relitto del Cargo Armato, che si trova  sullo  stesso fondale a pochissima distanza, quasi nella stessa posizione rispetto alla  costa, la vita  che  ospita è tipica  degli animali da tana  come  gronghi, murene, polpi, aragostine ed astici. Oltre  ad anemoni, nudibranchi e concrezioni varie  è il pesce di passo, come  banchi di acciughe, sugarelli, dentici, ricciole e pesci luna, che  scandisce le stagioni ad animare la scenografia di questa piccola nave  affondata.


Prof. 25 - 30 mt
Cargo Armato
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Famoso relitto di Sestri Levante, la nave sotto il mare. Intrigante e pieno di misteri, di anfratti, di facili penetrazioni. Pieno di spunti interessanti richiede molte immersioni per conoscerlo a fondo.
 

A soli 10 minuti di navigazione da Lavagna, si trova la baia di Sestri Levante, teatro di molti affondamenti durante la 2° Guerra Mondiale. Tra questi il relitto di un ex-peschereccio d’altura chiamato “Islande”, requisito dai tedeschi e trasformato in caccia sommergibili e ribattezzato UJ2207, si trova in posizione di navigazione a circa 37 metri di profondità.

Faceva parte della flottiglia UJ22, proprio come il Marcella affondato a poche miglia di distanza.

Si è sempre pensato che fosse un piccolo mercantile e per questo è diventato famoso negli anni con il nome di CARGO ARMATO, fino a quando Andrea Ghisotti riuscì a identificare il relitto dopo circa 60 anni dall’affondamento.

La nave è spezzata in due tronconi all’altezza della sala macchine, attraverso il grande squarcio è possibile vedere le caldaie e penetrare nelle stive, percorrendole verso prua.

Il castello di prua è ispezionabile all’interno entrando per dei boccaporti aperti e uscendo da una falla sulla coperta: scaffali, servizi igienici e alloggi ricordano la dura vita di bordo. In coperta la profondità non supera i 32 metri: due torrette ospitavano le mitragliatrici che purtroppo sono state asportate, mentre sono ancora visibili i mucchi di munizioni abbandonate qua e là. La poppa è quasi completamente distrutta e qui spesso la visibilità è ridotta perchè per visitare la nave occorre avvicinarsi al fondo limaccioso, ma nei giorni di acqua limpida è possibile identificare le strutture e scorgere qualche particolare interessante.

Data la profondità è consigliato l’uso di miscele iperossigenate (Nitrox o Triox).


Prof. 30 - 37 mt
Le barriere
Le 3 Barriere: giacciono incontaminate da oltre quarant'anni sul fondo. Meta per intenditori riservano visioni incantevoli ad ogni tuffo essendo ormai diventate dei veri e propi ecosistemi ricchissimi d'ogni forma di vita.

Prof. 30 - 37 mt
Barriere.1_By_Odissea.jpg

Le Barriere di Zoagli

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