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La Bettolina è il relitto forse più semplice, più affettuoso. scuola per centinaia di sub resta comunque un ambito punto di immersione soprattutto durante la stagione meno frequentata per la vita che la contraddistingue.
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Questa piccola motonave conosciuta come "bettolina", fu varata come "Gretha" ed era un barcone fluviale olandese entrato a far parte della Prima Flottiglia da trasporto tedesca nel novembre del 1943 con il nome "JORN". Secondo le testimonianze storiche, sembra fu colpita e affondata, durante un attacco notturno, da un thunderbolt P-47 D inglese il 12 febbraio del 1944 al largo della baia del silenzio a Sestri Levante, mentre trasportava sacchi di cemento, le stive a cielo aperto ne sono ancora piene e lo testimoniano. Il relitto è quasi intatto, giace in posizione di navigazione ad una profondità di circa 27 mt, mentre la profondità max è -31m, (sotto la prua), una struttura posta tra le due stive, ospita il sostegno orientabile che sorreggeva la mitragliatrice antiaerea, purtroppo sottratta insieme a quella di poppa, oggi ne restano soltanto le munizioni sparse tutt'intorno. La prua è intatta a parte una grande falla sulla murata di sinistra che causò l'affondamento dello scafo. Verso poppa incontriamo ambienti angusti: la sala macchine e la cucina tuttora complete dei loro strumenti e utensili. Sul lato destro della poppa, nel suo occhio di cubia, si nota ancora un'ancora, tipica dei mezzi fluviali. L'elica e il timone poggiano sul fondale fangoso e sono perfettamente visibili. Una scaletta era un tempo completamente ricoperta da sgargianti Anemoni Gioiello (Corynactis Viridis), ma a causa dei soliti maldestri visitatori, si sono diradati visibilmente mentre a prua resiste agli avventori un enorme ventaglio di spirografi che si stagliano nella corrente. Come sul relitto del Cargo Armato, che si trova sullo stesso fondale a pochissima distanza, quasi nella stessa posizione rispetto alla costa, la vita che ospita è tipica degli animali da tana come gronghi, murene, polpi, aragostine ed astici. Oltre ad anemoni, nudibranchi e concrezioni varie è il pesce di passo, come banchi di acciughe, sugarelli, dentici, ricciole e pesci luna, che scandisce le stagioni ad animare la scenografia di questa piccola nave affondata.
Prof. 25 - 30 mt
Famoso relitto di Sestri Levante, la nave sotto il mare. Intrigante e pieno di misteri, di anfratti, di facili penetrazioni. Pieno di spunti interessanti richiede molte immersioni per conoscerlo a fondo.
A soli 10 minuti di navigazione da Lavagna, si trova la baia di Sestri Levante, teatro di molti affondamenti durante la 2° Guerra Mondiale. Tra questi il relitto di un ex-peschereccio d’altura chiamato “Islande”, requisito dai tedeschi e trasformato in caccia sommergibili e ribattezzato UJ2207, si trova in posizione di navigazione a circa 37 metri di profondità.
Faceva parte della flottiglia UJ22, proprio come il Marcella affondato a poche miglia di distanza.
Si è sempre pensato che fosse un piccolo mercantile e per questo è diventato famoso negli anni con il nome di CARGO ARMATO, fino a quando Andrea Ghisotti riuscì a identificare il relitto dopo circa 60 anni dall’affondamento.
La nave è spezzata in due tronconi all’altezza della sala macchine, attraverso il grande squarcio è possibile vedere le caldaie e penetrare nelle stive, percorrendole verso prua.
Il castello di prua è ispezionabile all’interno entrando per dei boccaporti aperti e uscendo da una falla sulla coperta: scaffali, servizi igienici e alloggi ricordano la dura vita di bordo. In coperta la profondità non supera i 32 metri: due torrette ospitavano le mitragliatrici che purtroppo sono state asportate, mentre sono ancora visibili i mucchi di munizioni abbandonate qua e là. La poppa è quasi completamente distrutta e qui spesso la visibilità è ridotta perchè per visitare la nave occorre avvicinarsi al fondo limaccioso, ma nei giorni di acqua limpida è possibile identificare le strutture e scorgere qualche particolare interessante.
Data la profondità è consigliato l’uso di miscele iperossigenate (Nitrox o Triox).